Hai già fatto il cambio armadio? Hai messo via i capi d’abbigliamento invernali e tirato giù quelli primaverili?
Bene, ora puoi procedere con la pulizia dell’armadietto del tuo bagno!
Quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’hai fatto? Potresti trovare tubetti di creme iniziate e mai finite, gel per capelli che vorrebbero riprendere vita, palette di trucchi consumate al centro e dimenticate in un beauty case, olietti corpo che puzzano di rancido e chissà quali altri reperti fossili nel tuo armadietto. Anche i cosmetici, come farmaci e alimenti, hanno una loro durata massima.
Quando scadono i cosmetici? Quando conviene buttarli via?
Te lo dico subito.
Continua a leggere l’articolo o clicca sul tasto “Read More”
Bene, ora puoi procedere con la pulizia dell’armadietto del tuo bagno!
Quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’hai fatto? Potresti trovare tubetti di creme iniziate e mai finite, gel per capelli che vorrebbero riprendere vita, palette di trucchi consumate al centro e dimenticate in un beauty case, olietti corpo che puzzano di rancido e chissà quali altri reperti fossili nel tuo armadietto. Anche i cosmetici, come farmaci e alimenti, hanno una loro durata massima.
Quando scadono i cosmetici? Quando conviene buttarli via?
Te lo dico subito.
Continua a leggere l’articolo o clicca sul tasto “Read More”
Innanzitutto, per capire quando scadono i cosmetici dobbiamo leggere l’etichetta, soffermandoci sul PAO o la data di scadenza.
PAO e Data di scadenza: cosa indicano?
Il PAO, acronimo di ”Period After Opening”, stabilisce il periodo di tempo entro il quale un prodotto cosmetico, una volta aperto, può essere utilizzato senza rischi ed effetti nocivi per il consumatore. Il simbolo rappresentativo è costituito da un barattolino aperto su cui è riportata la lettera M (Mesi) preceduta da un numero (numero di mesi entro cui va utilizzato). Se sulla vostra crema, ad esempio, è presente un barattolino contrassegnato da “12M”, questo sta ad indicare che il cosmetico durerà intatto per un anno.
PAO e Data di scadenza: cosa indicano?
Il PAO, acronimo di ”Period After Opening”, stabilisce il periodo di tempo entro il quale un prodotto cosmetico, una volta aperto, può essere utilizzato senza rischi ed effetti nocivi per il consumatore. Il simbolo rappresentativo è costituito da un barattolino aperto su cui è riportata la lettera M (Mesi) preceduta da un numero (numero di mesi entro cui va utilizzato). Se sulla vostra crema, ad esempio, è presente un barattolino contrassegnato da “12M”, questo sta ad indicare che il cosmetico durerà intatto per un anno.
Il PAO viene stabilito dal produttore nella fase di sviluppo del prodotto cosmetico attraverso appositi test di stabilità. Questa informazione è obbligatoria per tutti i prodotti che hanno una durata minima superiore a 30 mesi, eccetto i prodotti monodose e campioncini, quelli che non entrano in contatto con l’ambiente esterno (come gli spray); i cosmetici la cui formulazione permette una maggior durata; i prodotti considerabili per loro natura a basso rischio (per esempio, quelli con un’alta concentrazione di alcool).
Diversamente, per tutti i cosmetici con scadenza breve, cioè durata minima inferiore ai 30 mesi, la legge impone la presenza appunto della data di scadenza.
Questa compare sull’etichetta, come in ambito alimentare, con la dicitura “Usare preferibilmente entro gg/mm/aaaa”, accompagnata dal simbolo della clessidra. La data di scadenza indica il periodo entro cui un prodotto può esser tenuto e utilizzato sia da aperto che da chiuso.
In genere i cosmetici con scadenza breve sono rari, perché spesso ai formulatori basta aggiungere conservanti, antiossidanti, ecc. per allungare la vita del prodotto.
Fattori che determinano la durata di un cosmetico
Diversi sono i fattori che influiscono sulla durata di un cosmetico:
Acqua: presente spessissimo nei cosmetici, consente la proliferazione dei batteri e limita la durata del prodotto (ecco perché, in assenza di conservanti, i cosmetici anidri durano molto di più di quelli in crema);
Ingredienti naturali e freschi (es. estratti di frutta): per la loro deperibilità riducono la vita del cosmetico;
Oli vegetali: spesso irrancidiscono all’interno del cosmetico;
Attivi antiossidanti: oltre ad avere efficacia antiage o lenitiva, aiutano a non far ossidare gli altri componenti della crema, ma si ossidano essi stessi e dopo un po’ perdono efficacia;
Conservanti: a seconda della loro tipologia, combinazione e della loro presenza o meno all’interno delle formulazioni cosmetiche, concorrono ad allungare i tempi entro cui il prodotto può essere utilizzato;
Dispenser “airless”: contenitore che consente al prodotto di non entrare in contatto con l’aria, con le mani, con eventuali corpi estranei e quindi di allungarne la vita. Però un dispenser airless non può “sostituire” i conservanti (tranne in rari casi).
Condizioni di stoccaggio: il PAO o la data di scadenza fanno riferimento ad un prodotto conservato in condizioni ottimali. Se resta al sole per mesi nella vetrina di un negozio o su una bancarella, o se in casa si lascia la confezione perennemente aperta, la durata diminuisce perché il prodotto può irrancidire oppure contaminarsi di batteri e muffe.
Ingredienti naturali e freschi (es. estratti di frutta): per la loro deperibilità riducono la vita del cosmetico;
Oli vegetali: spesso irrancidiscono all’interno del cosmetico;
Attivi antiossidanti: oltre ad avere efficacia antiage o lenitiva, aiutano a non far ossidare gli altri componenti della crema, ma si ossidano essi stessi e dopo un po’ perdono efficacia;
Conservanti: a seconda della loro tipologia, combinazione e della loro presenza o meno all’interno delle formulazioni cosmetiche, concorrono ad allungare i tempi entro cui il prodotto può essere utilizzato;
Dispenser “airless”: contenitore che consente al prodotto di non entrare in contatto con l’aria, con le mani, con eventuali corpi estranei e quindi di allungarne la vita. Però un dispenser airless non può “sostituire” i conservanti (tranne in rari casi).
Condizioni di stoccaggio: il PAO o la data di scadenza fanno riferimento ad un prodotto conservato in condizioni ottimali. Se resta al sole per mesi nella vetrina di un negozio o su una bancarella, o se in casa si lascia la confezione perennemente aperta, la durata diminuisce perché il prodotto può irrancidire oppure contaminarsi di batteri e muffe.
Come conservare i cosmetici in modo corretto?
Al fine di non favorire la contaminazione microbica, le confezioni dei prodotti devono essere sempre richiuse accuratamente. Il prodotto, se sprovvisto di erogatore, va prelevato con le mani pulite o con una spatolina.
È bene poi riporre i cosmetici in ambienti privi di umidità, in cui non incorrano in sbalzi di temperatura e non vengano in contatto diretto con il sole o altre fonti di calore.
Quando un cosmetico non viene conservato in maniera adeguata, può essere eliminato dall’armadietto anche prima della scadenza stabilita se si notano cambiamenti rispetto alla sua forma iniziale:
Al fine di non favorire la contaminazione microbica, le confezioni dei prodotti devono essere sempre richiuse accuratamente. Il prodotto, se sprovvisto di erogatore, va prelevato con le mani pulite o con una spatolina.
È bene poi riporre i cosmetici in ambienti privi di umidità, in cui non incorrano in sbalzi di temperatura e non vengano in contatto diretto con il sole o altre fonti di calore.
Quando un cosmetico non viene conservato in maniera adeguata, può essere eliminato dall’armadietto anche prima della scadenza stabilita se si notano cambiamenti rispetto alla sua forma iniziale:
- Alterazione di colore, odore e consistenza
- Presenza di grumi o muffa
- Separazione della parte oleosa
- Scarsa scrivenza (es. prodotto secco)
Cosa accade se si utilizza un prodotto scaduto?
Tra le reazioni più comuni, ci sono:
Quindi, quali cosmetici buttare?
Dipende. Come avrai capito ogni prodotto è diverso dagli altri e richiede di valutare più aspetti.
Le domande che devi farti sono:
Tra le reazioni più comuni, ci sono:
- Irritazione e arrossamenti
- Impurità causate dalla presenza di germi e batteri
- Inefficacia (ad esempio, per i solari)
Quindi, quali cosmetici buttare?
Dipende. Come avrai capito ogni prodotto è diverso dagli altri e richiede di valutare più aspetti.
Le domande che devi farti sono:
- Cosa indica il PAO o la data di scadenza? Ci ricordiamo quando lo abbiamo aperto?
- C’è acqua nel prodotto cosmetico o estratti acquosi?
- Da quale tipo di flacone è costituito?
- Dove l’abbiamo tenuto?
- E soprattutto: Puzza? Ha cambiato colore o consistenza? Il flacone si è deformato?
Quali prodotti sono più a rischio - e quali invece si possono usare anche DOPO la data di scadenza?
Certamente è importante rispettare i limiti di tempo stabiliti dal PAO e dalla data di scadenza, ma non è detto che al termine della durata prevista il cosmetico cambi in maniera radicale e sia da buttare, o che, al contrario, non subisca mai alterazioni prima della scadenza.
È bene controllare periodicamente lo stato dei prodotti cosmetici utilizzati, non solo quando sono scaduti, ma anche prima, valutandone la forma, il colore e l’odore.
Tutti i cosmetici vanno controllati, ma ce ne sono alcuni che andrebbero revisionati con ancora più attenzione:
Gli altri potrebbero essere tenuti ancora un po’ - se sono stati conservati correttamente e sono in perfette condizioni - ma non esagerate, mi raccomando.
La mia regoletta personale è:
aggiungi massimo “un quarto di PAO” (cioè, se il PAO è 12 mesi, io li conservo massimo per altri 3 mesi, poi li butto via).
Pronti per le pulizie di primavera?
Postatemi le immagini nei commenti, sono curiosa di vedere i vostri “reperti fossili” :-)
Certamente è importante rispettare i limiti di tempo stabiliti dal PAO e dalla data di scadenza, ma non è detto che al termine della durata prevista il cosmetico cambi in maniera radicale e sia da buttare, o che, al contrario, non subisca mai alterazioni prima della scadenza.
È bene controllare periodicamente lo stato dei prodotti cosmetici utilizzati, non solo quando sono scaduti, ma anche prima, valutandone la forma, il colore e l’odore.
Tutti i cosmetici vanno controllati, ma ce ne sono alcuni che andrebbero revisionati con ancora più attenzione:
- prodotti solari (i filtri chimici si degradano in breve tempo: un solare perde efficacia se utilizzato l’anno successivo! Fate attenzione, soprattutto per i bambini e gli anziani).
- prodotti che entrano in contatto con le mucose (dentifricio, collutorio, prodotti per l’igiene intima) o che potrebbero farlo facilmente (mascara, ombretti, rossetti, shampoo...)
- prodotti per bambini
Gli altri potrebbero essere tenuti ancora un po’ - se sono stati conservati correttamente e sono in perfette condizioni - ma non esagerate, mi raccomando.
La mia regoletta personale è:
aggiungi massimo “un quarto di PAO” (cioè, se il PAO è 12 mesi, io li conservo massimo per altri 3 mesi, poi li butto via).
Pronti per le pulizie di primavera?
Postatemi le immagini nei commenti, sono curiosa di vedere i vostri “reperti fossili” :-)