INCI: parola di tendenza nel campo del beauty.
Scommetto che almeno una volta a settimana la senti pronunciare da qualcuno o la trovi scritta in qualche post sui social o sul web. Avrai sicuramente letto svariati articoli inerenti l’argomento, con titoli che vanno da “come leggere l’etichetta dei prodotti” a “quali sono gli INCI da evitare nei cosmetici” e via dicendo... Ma dopo numerose ricerche stenti ancora a capirne il significato, vero? Quei nomi ti sembrano ostrogoto?
Non ti preoccupare, provo ad aiutarti io.
Cos’è l’INCI? Sai leggerlo? Cosa ti dice?
Iniziamo dalle basi.
Clicca su “Read More” per leggere l’articolo completo
Scommetto che almeno una volta a settimana la senti pronunciare da qualcuno o la trovi scritta in qualche post sui social o sul web. Avrai sicuramente letto svariati articoli inerenti l’argomento, con titoli che vanno da “come leggere l’etichetta dei prodotti” a “quali sono gli INCI da evitare nei cosmetici” e via dicendo... Ma dopo numerose ricerche stenti ancora a capirne il significato, vero? Quei nomi ti sembrano ostrogoto?
Non ti preoccupare, provo ad aiutarti io.
Cos’è l’INCI? Sai leggerlo? Cosa ti dice?
Iniziamo dalle basi.
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Cos’è l’INCI di un cosmetico
Prima di tutto: conosciamo l’INCI.
Tutte le sostanze presenti all’interno di un cosmetico devono essere elencate obbligatoriamente in etichetta, sul contenitore più esterno oppure, in caso di mancanza di spazio, su un foglio a parte, richiamato dal seguente simbolo:
Prima di tutto: conosciamo l’INCI.
Tutte le sostanze presenti all’interno di un cosmetico devono essere elencate obbligatoriamente in etichetta, sul contenitore più esterno oppure, in caso di mancanza di spazio, su un foglio a parte, richiamato dal seguente simbolo:
Questa lista di nomi di sostanze, preceduta dal termine “ingredienti” o “ingredients”, è strutturata secondo un ordine decrescente di peso, in modo cioè che al primo posto ci sia l’ingrediente contenuto in quantità maggiore e all’ultimo quello in quantità minore.
Tutte le sostanze la cui percentuale si trovi al di sotto dell’1% (che si troveranno quindi al fondo della lista), possono essere elencate in ordine sparso.
Le uniche sostanze che possono essere non indicate sono le impurezze, le sostanze tecniche secondarie (usate nella fabbricazione ma non presenti nel prodotto finito) o i solventi e vettori di composti odoranti e aromatizzanti.
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la denominazione internazionale che viene utilizzata per indicare gli ingredienti all’interno di un prodotto cosmetico. La nomenclatura INCI è stata sviluppata al fine di offrire un’informazione trasparente e un lessico comune, sia per il consumatore sia per gli operatori del settore, nel dare un nome agli ingredienti. Oltre a Europa e Stati Uniti è accettata anche in altri Paesi come Russia, Brasile, Canada, Sudafrica, e molti altri.
Nel linguaggio comune, l’INCI indica l’ingrediente oppure la lista degli ingredienti contenuti in un cosmetico.
Sì, ma io negli INCI leggo parole in inglese, parole in latino e altri numeri e codici... Perché?
Perché il nome INCI viene dato agli ingredienti cosmetici in base a determinate regole.
Tutte le sostanze la cui percentuale si trovi al di sotto dell’1% (che si troveranno quindi al fondo della lista), possono essere elencate in ordine sparso.
Le uniche sostanze che possono essere non indicate sono le impurezze, le sostanze tecniche secondarie (usate nella fabbricazione ma non presenti nel prodotto finito) o i solventi e vettori di composti odoranti e aromatizzanti.
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la denominazione internazionale che viene utilizzata per indicare gli ingredienti all’interno di un prodotto cosmetico. La nomenclatura INCI è stata sviluppata al fine di offrire un’informazione trasparente e un lessico comune, sia per il consumatore sia per gli operatori del settore, nel dare un nome agli ingredienti. Oltre a Europa e Stati Uniti è accettata anche in altri Paesi come Russia, Brasile, Canada, Sudafrica, e molti altri.
Nel linguaggio comune, l’INCI indica l’ingrediente oppure la lista degli ingredienti contenuti in un cosmetico.
Sì, ma io negli INCI leggo parole in inglese, parole in latino e altri numeri e codici... Perché?
Perché il nome INCI viene dato agli ingredienti cosmetici in base a determinate regole.
Regole di denominazione INCI
Il Database ufficiale degli ingredienti cosmetici della Commissione Europea, in costante evoluzione grazie ai progressi della chimica e contenente migliaia di sostanze, adotta le seguenti regole di denominazione.
Gli ingredienti di origine chimica sono tutti identificati con il loro nome chimico inglese (es. sodium lauryl sulfate).
Gli ingredienti di origine naturale NON modificati chimicamente sono indicati con nomi INCI composti in inglese e latino, secondo il seguente criterio:
Genere e Specie (latino) + Parte del vegetale, se pertinente (inglese) + Tipo di derivato (inglese).
Esempio:
Succo di pompelmo = Citrus grandis juice
Estratto di foglie di pompelmo = Citrus grandis leaf extract
Olio essenziale di pompelmo = Citrus grandis oil
Estratto della scorza di pompelmo = Citrus grandis peel extract
Estratto di semi di pompelmo = Citrus grandis seed extract
A volte accanto al nome INCI compare un asterisco * che significa che l'ingrediente proviene da agricoltura biologica.
In alcuni Paesi come gli Stati Uniti, che si rifanno al CTFA (inventario americano, il corrispettivo del nostro INCI), è richiesto che, in questa dicitura, al posto del nome latino, o accanto ad esso e posto tra parentesi, sia presente anche il nome comune inglese, che lo traduce. Per esempio l’estratto di foglia di pompelmo è: citrus grandis (grapefruit) leaf extract.
Per gli ingredienti di origine naturale sottoposti a modifiche di tipo chimico, la parte naturale della sostanza è indicata col nome comune in inglese, per esempio:
I coloranti possono essere indicati in ordine sparso alla fine dell’elenco ingredienti. Sono indicati con un numero in base alla nomenclatura del Colour Index (CI).
Es: l’ossido di ferro giallo è indicato con: CI 77492.
Per i prodotti da trucco, che possono avere la stessa formula base ma declinata in varie sfumature di colore (e che quindi contengono miscele di coloranti in proporzioni diverse) si assegna un unico elenco ingredienti in fondo alla lista con l’insieme di tutti i coloranti usati, preceduta dalle diciture “può contenere” o “may contain” oppure “+/-”.
I coloranti per capelli costituiscono una categoria a parte e si indicano con il loro nome chimico inglese (es. o-aminophenol) o con la denominazione speciale INCI approvata dagli organismi SCCP e FDA (Es: HC Blue no. 1).
I composti odoranti e aromatizzanti essendo spesso miscele di tantissimi ingredienti, si indicano genericamente con un solo nome INCI che li racchiude tutti: parfum oppure aroma.
I 26 allergeni: alcune sostanze contenute nei profumi sintetici o nelle essenze naturali sono state individuate come causa importante di reazioni allergiche da contatto tra i consumatori allergici ai profumi. Perciò esse, pur facendo parte del “parfum” o dell’olio essenziale o dell’estratto vegetale già indicato nella lista INCI, devono essere riportate a parte alla fine della lista con il loro nome chimico inglese (l’obbligo di dichiararli in etichetta col loro nome specifico si applica se la loro concentrazione supera lo 0,01% nei prodotti a risciacquo e lo 0,001% nei prodotti destinati a rimanere sulla pelle. Per quantitativi inferiori essi resteranno “nascosti” sotto il nome INCI generico parfum).
Ho preparato un video che parla degli allergeni dei cosmetici (anche di quelli “nascosti”!) che puoi guardare QUI.
Il Database ufficiale degli ingredienti cosmetici della Commissione Europea, in costante evoluzione grazie ai progressi della chimica e contenente migliaia di sostanze, adotta le seguenti regole di denominazione.
Gli ingredienti di origine chimica sono tutti identificati con il loro nome chimico inglese (es. sodium lauryl sulfate).
Gli ingredienti di origine naturale NON modificati chimicamente sono indicati con nomi INCI composti in inglese e latino, secondo il seguente criterio:
Genere e Specie (latino) + Parte del vegetale, se pertinente (inglese) + Tipo di derivato (inglese).
Esempio:
Succo di pompelmo = Citrus grandis juice
Estratto di foglie di pompelmo = Citrus grandis leaf extract
Olio essenziale di pompelmo = Citrus grandis oil
Estratto della scorza di pompelmo = Citrus grandis peel extract
Estratto di semi di pompelmo = Citrus grandis seed extract
A volte accanto al nome INCI compare un asterisco * che significa che l'ingrediente proviene da agricoltura biologica.
In alcuni Paesi come gli Stati Uniti, che si rifanno al CTFA (inventario americano, il corrispettivo del nostro INCI), è richiesto che, in questa dicitura, al posto del nome latino, o accanto ad esso e posto tra parentesi, sia presente anche il nome comune inglese, che lo traduce. Per esempio l’estratto di foglia di pompelmo è: citrus grandis (grapefruit) leaf extract.
Per gli ingredienti di origine naturale sottoposti a modifiche di tipo chimico, la parte naturale della sostanza è indicata col nome comune in inglese, per esempio:
- Sodium cocoate = coccoato di sodio (sapone sodico dell’olio di cocco)
- Hydrolyzed wheat protein = proteine del frumento idrolizzate
I coloranti possono essere indicati in ordine sparso alla fine dell’elenco ingredienti. Sono indicati con un numero in base alla nomenclatura del Colour Index (CI).
Es: l’ossido di ferro giallo è indicato con: CI 77492.
Per i prodotti da trucco, che possono avere la stessa formula base ma declinata in varie sfumature di colore (e che quindi contengono miscele di coloranti in proporzioni diverse) si assegna un unico elenco ingredienti in fondo alla lista con l’insieme di tutti i coloranti usati, preceduta dalle diciture “può contenere” o “may contain” oppure “+/-”.
I coloranti per capelli costituiscono una categoria a parte e si indicano con il loro nome chimico inglese (es. o-aminophenol) o con la denominazione speciale INCI approvata dagli organismi SCCP e FDA (Es: HC Blue no. 1).
I composti odoranti e aromatizzanti essendo spesso miscele di tantissimi ingredienti, si indicano genericamente con un solo nome INCI che li racchiude tutti: parfum oppure aroma.
I 26 allergeni: alcune sostanze contenute nei profumi sintetici o nelle essenze naturali sono state individuate come causa importante di reazioni allergiche da contatto tra i consumatori allergici ai profumi. Perciò esse, pur facendo parte del “parfum” o dell’olio essenziale o dell’estratto vegetale già indicato nella lista INCI, devono essere riportate a parte alla fine della lista con il loro nome chimico inglese (l’obbligo di dichiararli in etichetta col loro nome specifico si applica se la loro concentrazione supera lo 0,01% nei prodotti a risciacquo e lo 0,001% nei prodotti destinati a rimanere sulla pelle. Per quantitativi inferiori essi resteranno “nascosti” sotto il nome INCI generico parfum).
Ho preparato un video che parla degli allergeni dei cosmetici (anche di quelli “nascosti”!) che puoi guardare QUI.
Ok, forse studiare definizioni e regole per leggere l’etichetta di un cosmetico non è proprio allettante e come avrei capito il sistema INCI è tutt’altro che semplice.
L’INCI è una lista di ingredienti, un po’ come quella della spesa, che ti dice solo in parte cosa stai comprando. Ma un prodotto non è dato solo dalla semplice sommatoria dei suoi componenti.
Quindi che ci faccio con l’INCI?
Continua a seguirmi e nel prossimo articolo potrai scoprire tutto ciò che l’INCI non ti dice e la sua utilità. Ma soprattutto potrò rispondere alla fatidica domanda: si può giudicare un cosmetico solo dall’INCI?
Stay tuned!
;-)
L’INCI è una lista di ingredienti, un po’ come quella della spesa, che ti dice solo in parte cosa stai comprando. Ma un prodotto non è dato solo dalla semplice sommatoria dei suoi componenti.
Quindi che ci faccio con l’INCI?
Continua a seguirmi e nel prossimo articolo potrai scoprire tutto ciò che l’INCI non ti dice e la sua utilità. Ma soprattutto potrò rispondere alla fatidica domanda: si può giudicare un cosmetico solo dall’INCI?
Stay tuned!
;-)